Caffè sociali, caffè letterari, Internet Caffè, Caffè in pelliccia
Seguendo idealmente la traccia introdotta con
E se tutti i riti hanno i propri luoghi di culto, cosÏ è anche per il caffè: il suo tempio è il bar, con una tradizione storica ininterrotta che ha i suoi antenati nei caffè veneziani del Settecento.
A Vienna, cittĂ in cui i turchi abbandonarono dopo lâassedio trecento preziosi sacchi di caffè, nacque nel 1683 il primo locale europeo che si ricordi: âAlla bottiglia bluâ. Per festeggiare lo scampato pericolo, insieme al caffè addolcito con latte e miele venivano serviti dei panini a forma di mezzaluna, i futuri croissant; da Vienna, tra il â600 e il â700, i caffè si diffusero in tutta Europa.Â
E se a Vienna il caffè era anche un luogo di ritrovo per signore, a Londra era il regno degli uomini dâaffari: il primo caffè fu fondato da Mr. Lloyd, che tra le altre attivitĂ imprenditoriali riuscĂŹ anche in quella di avviare la compagnia di assicurazioni piĂš grande del mondo.
Nei caffè parigini, vere fucine di idee illuministe, si riunivano filosofi e intellettuali: qui, bevendo caffè, vennero pensati e scritti non solo giornali e riviste, ma anche la prima e piĂš famosa Enciclopedia, quella di Diderot e DâAlembert.
In Italia, nella seconda metĂ del â700, il caffè si identificava talmente con la cultura piĂš moderna e liberale, che i fratelli Verri chiamarono appunto âIl Caffèâ la loro rivista, cui collaborava anche Cesare Beccaria.
Negli stessi anni a Venezia le âbotteghe del caffèâ erano talmente integrate nella realtĂ cittadina, che Goldoni ne fece lo scenario di una delle sue piĂš celebri commedie.
(informazioni tratte dal sito www.illy.com/it )Â
Nessun altro paese al mondo ha tanti bar quanti lâItalia, circa 150.000. Una rete sociale fitta che va da nord a sud passando per paesini sperduti e grandi cittĂ .
Non câè prospettiva o angolo cittadino senza lâinsegna di un bar, diventato ormai nellâimmaginario collettivo uno dei segni inconfondibili del paesaggio e della cultura italiana.
Se in alcuni paesi il caffè si consuma a casa, anche durante i pasti, a rinsaldare soprattutto i legami familiari, in Italia il caffè segna una pausa ed è un rito che rafforza ed estende i legami sociali. Che ci si fermi al bar per cinque minuti, che vi si sosti a leggere il giornale o a vedere la partita, la pausa ruota intorno a una tazzina di caffè.
Il bar diventa dunque lo scenario di un piccolo evento, di unâesperienza suscitata dal caffè come luogo di incontro e socialitĂ , dove al banco o al tavolino si beve un espresso, si chiacchiera, si legge, si fa amicizia.
Questa sua funzione di aggregazione sociale si sta evolvendo coi tempi, e ai ânuoviâ caffè letterari, eredi della tradizione di locali storici che hanno accompagnato la creativitĂ degli artisti, vanno affiancandosi nuove formule come quelle ad esempio degli Internet Cafè, sempre piĂš presenti nelle nostre cittĂ .
-
Posted by admin on Ottobre 7th, 2007 filed in Spunti e Spuntini |