Erede di una famosa dinastia di creatori di manichini da vetrina, abbandona l’azienda di famiglia e apre a Milano un negozio di foto-ottica. Negli anni cinquanta inizia con le foto di montagna. L’interesse per l’alpinismo (e l’appassionata amicizia con Walter Bonatti) segnerà tutta la sua vita, prematuramente conclusa. A differenza dei colleghi il suo passaggio nel Circolo Fotografico Milanese è marginale. La sua produzione fotografica di reportage si svolge tutta entro l’esperienza del Gruppo 66.