11ยช Edizione Crediamo ai tuoi occhi
19 settembre - 15 novembre 2015
Michele Furci e Carlo Panza
Aspro Monte
Sezione Autoedizioni
L’ombra di una montagna difficile, inaccessibile e crudelmente raccontata dalle cronache. Questa è l’immagine che si percepisce. L’abbandono e la speranza sono forti espressioni dell’identità di questi territori. Nell’’800 viaggiatori inglesi, primo fra tutti Edward Lear (Diario di un viaggio a piedi del 1847), ne hanno percorso gran parte, restituendoci antiche visioni. Scrittori del ‘900 hanno raccontato le quotidianità di un popolo abbandonato a se stesso, altri ne hanno svelato i segreti giochi di potere, mortificandone la speranza. Oggi è difficile non farsi distrarre da tutto questo. Solo se ti lasci andare riesci a farti affascinare come in preda ad un adolescenziale innamoramento. Ci siamo fatti ispirare dalle nostre personali letture per dare vita ad un’unica comune visione.
Michele Furci e Carlo Panza
 
Biografia
 
Michele Furci. Nato a Reggio di Calabria nel 1970, inizia a fotografare nel 1990. Durante gli studi universitari entra in contatto con il mondo del sociale attraverso l’esperienza maturata durante l’anno da obiettore di coscienza. Da quel momento il suo interesse viene rivolto alle minoranze ed all’integrazione. Nel 2001 espone alcuni suoi scatti tratti dal laboratorio teatrale integrato “Il Drago” dell’Ass. EtaBeta di Viterbo; nel 2006 realizza un reportage all’interno della casa circondariale di Civitavecchia (VT); dal 2012 al 2014 realizza un reportage sul pugile Andrea Di Luisa, campione nazionale dei supermedi; nel 2013 e nel 2014 entra nello staff fotografico di Jazzup; nel 2013 e nel 2015 realizza due reportage su laboratori teatrali integrati. Dal 2012 è fotografo professionista. Dal 2013 fa parte del Gruppo Fotografico Magazzino120 di Viterbo. Nel 2013, insieme alla fotografa Mariangela Tripiedi, dà vita a “FullShot”, contenitore di idee. Ha pubblicato in autoedizione due brevi romanzi “Le foto che non ho fatto” e “Cheluzzo”. 
 
Carlo Panza. Nato a Viterbo nel 1957, inizia afotografare a metà degli anni ottanta, rivolgendo il suo interesse inizialmente al paesaggio urbano, allo still-life e al ritratto, per poi indirizzarsi, nel 1995, verso la fotografia di paesaggio, sia come rappresentazione del territorio sia come ricerca personale. Alcuni lavori sul paesaggio sono diventati mostre personali: “Oltre lo sguardo” (Viterbo 1987), “Paesaggio urbano” (Viterbo 1997), “Alberi” (Viterbo 2006), “La naturale forma” (Fiuggi 2014). Immagini di still-life, realizzate tra il 1990 e il 1995, vengono pubblicate sul mensile “Photographie Magazine”, maggio 1996 ed esposte nella mostra “Ondulinea” (Castro dei Volsci (FR) 2000). Dal 2005 fa parte del Gruppo Fotografico Magazzino120 di Viterbo e dal 2010 ne è presidente. Insieme ad alcuni componenti del gruppo, dal 2006 in poi, organizza mostre collettive, incontri, workshop.