Portfolio Italia 2018
24 novembre 2018 - 10 febbraio 2019
Raffaella Castagnoli
Kintsugi

di Isabella Tholozan

Ci mette alla prova Raffaella Castagnoli, presentandoci un’opera minimalista, coraggiosa e assolutamente contemporanea. La natura, che proprio in questi tempi sembra volerci esibire il conto della nostra spudorata incuria, è da sempre ispiratrice del fare arte, quell’”arte” che è soltanto esigenza dell’uomo; è così che l’autrice, attraverso l’osservazione dei luoghi a lei cari, percepisce le cicatrici causate dalla poco amorevole mano dell’uomo. I segni, le tracce di ciò che rimane, diventano motivo di attenzione e trasformazione, nel desiderio di ridare valore a ciò che il disamore ha così profondamente sfregiato. È un concetto, quello espresso, che parte da lontano e affonda le radici nelle filosofie Zen e nella tecnica artistica del Kintsugi o, “arte del riparare con l’oro”. Questa pratica giapponese consiste nell’utilizzo di oro e argento per aggiustare gli oggetti rotti che, così trattati, subiscono una trasformazione che li rende preziosi e unici.
La mia, dice l’autrice, “è una malinconia triste e profonda per le cose”, resilienza che si svela nella volontà di impreziosire con fili d’oro i resti degli oggetti abbandonati, esaltandone le ferite, ovviando al danno, fino a ottenere una nuova “cosa”, grazie alla celebrazione delle imperfezioni.
“Kintsugi” è un’opera concettuale che rivela l’arte segreta di riparare la vita, parlandoci di guarigione. Così come gli oggetti riacquistano nuova vita attraverso le fratture riempite del metallo prezioso, anche noi possiamo imparare a dare valore alle nostre fragilità, concetto utile a comprendere la bellezza delle imperfezioni, delle cose umili, modeste e insolite.
Raffaella Castagnoli mostra la profondità di tali concetti, così vicini al nostro sentire perché, mai come in questa epoca, abbiamo bisogno di riappropriarci in modo cosciente del senso dell’esistenza nella sua interezza, fatta quindi d’integrità e rottura, laddove i segni e le cicatrici non sono altro che la testimonianza della nostra storia e di come siamo riusciti a sopravviverle.
Essere tutto quello che possiamo essere, lasciando che il dolore si trasformi in qualcosa di nuovo e prezioso, come ha fatto Raffaella Castagnoli nelle sue immagini “Kintsugi”. 

Biografia

Nata a Genova, dopo la maturità classica si è diplomata in Grafica Pubblicitaria allo IED di Milano. Dopo varie esperienze di lavoro, di vita e di luoghi, è approdata in Lunigiana per coronare il sogno di vivere in mezzo alla natura. La fotografia è il mezzo espressivo più rispondente al suo sentire. Ha partecipato a diverse manifestazioni fotografiche nazionali, ottenendo convincenti affermazioni. Tra queste: 1° Premio al 4° “Penisola di luce” di Sestri Levante nel 2010; 1° Premio all’11° “Spazio Portfolio” del Congresso Nazionale FIAF di Torino nel 2011; 1° Premio al 12° “Seravezza Fotografia 2012”; 2° Premio al 12° “Spazio Portfolio” del Congresso Nazionale FIAF di Garda nel 2012; 3° Premio ex-aequo al “Portfolio dell’Ariosto” di Castelnuovo di Garfagnana nel 2012; 1° Premio al “Premio HF - Rosignano Foto Festival” di Rosignano Marittimo nel 2014; selezionata “Codice MIA” Milano Fair Art nel 2013; selezionata “Codice MIA” Milano Fair Art nel 2014; 1° Premio “Creatività e speranza” alla Galleria Spazio23 di Genova nel 2014.