Portfolio Italia 2015
28 novembre 2015 - 14 febbraio 2016
Paride Bucco
Icaro

di Davide Grossi

Nell’isola di Creta il Re Minosse chiese a Dedalo di costruire il labirinto per il Minotauro. Dopo la realizzazione Dedalo ed Icaro furono rinchiusi loro stessi nel labirinto poiché il Re temeva che potessero svelarne i misteri. Per fuggirne, i due costruirono ali di piume e cera. Durante il viaggio, nonostante gli avvertimenti del padre, Icaro si fece prendere dall’ebbrezza del volo avvicinandosi troppo al sole, il calore fuse la cera, facendolo cadere nel mare, dove morì. Da questo racconto mitologico parte il Lavoro di Paride Bucco, giovane ed attento fotografo Abruzzese. Icaro è L’Aquila, Icaro è la gente de L’Aquila, che a sei anni dal devastante terremoto che colpì la città cerca di tornare alla vita. Una vita che stenta a ripartire, tra il labirinto di gru, impalcature, costruzioni e transenne. Stenta, data la paura di cadere di nuovo, proprio come il giovane Icaro. L’Aquila distrutta ha allontanato le vite, così come le vite hanno allontanato L’Aquila. Oggi, tutta la socialità che aveva fulcro naturale lungo le vie del centro storico comincia timidamente a ripartire, soprattutto la notte. Quando la città è assorta e avvolta dal buio, i giovani si ritrovano riappropriandosi degli spazi che appartengono loro. Il lavoro del fotografo è un lavoro preciso e puntuale che sa cogliere la metafora mitologica proponendo scorci della città inusuali ed efficacissimi. Grazie all’evidente padronanza del mezzo tecnico le immagini mostrano una composizione degna della miglior fotografia d’Architettura conciliata con una altrettanto efficace capacità narrativa. Ironia, freschezza ed attenzione caratterizzano costantemente il racconto di Bucco. Davvero mirabile la capacità dell’autore di dosare luci ed ombre, rendendo immagini sempre gentili e delicate dove lo sguardo tende a perdersi, accompagnando il fruitore ad una incuriosita e complice avventura dello sguardo.

Biografia

Abruzzese, vive a Fara San Martino (CH) dove sviluppa la sua passione per la fotografia fin da bambino attraverso gli insegnamenti del padre. Negli ultimi anni si dedica maggiormente alla produzione fotografica sia individualmente che con un gruppo di fotoamatori locali. Amplia i suoi studi fotografici, in particolare in ambito di reportage, a Roma presso il “Centro Sperimentale di Fotografia Ansel Adams”. La sua attività fotografica si svolge prevalentemente in ambito FIAF, dove partecipa attivamente alle varie iniziative ed in particolare ai numerosi concorsi nazionali patrocinati e nelle manifestazioni con letture portfolio, dove riesce ad ottenere alcuni riconoscimenti importanti. La sua produzione fotografica è caratterizzata da una particolare ecletticità: spazia, infatti, da progetti puramente creativi e introspettivi ad analisi sociali e reportagistiche, caratterizzate da una continua ricerca di nuovi linguaggi visivi e comunicativi.