Viaggio nel reparto di urologia
Al risveglio un’infermiera mi comunica sul buon esito dell’intervento e mi fornisce le principali disposizioni mediche: per un giorno devo restare a letto, intubato, in uno stato di dormiveglia, ma dal secondo giorno devo alzarmi e camminare il più possibile. Per i restanti tre giorni ho percorso in lungo e in largo i corridoi, infinite volte. Con l’iPhone, che ho sempre con me, comunicavo con il mondo esterno e scattavo delle immagini come se mi trovassi in un viaggio di esplorazione di un luogo sconosciuto. Non potendo fotografare le persone mi sono concentrato sugli oggetti e sulle superfici dell’ospedale. L’unico paziente che incontravo ovunque, che mi seguiva come un’ombra, era la mia immagine riflessa o proiettata sulle superfici lucide del reparto. Via FB ho trasmesso le foto ai miei contatti, esattamente come faccio quando nei miei viaggi comunico i miei spostamenti nel mondo. Queste immagini raccontano un viaggio alla scoperta di me stesso.