Non siamo in grado di stabilire una data esatta per la nascita dell’Album di famiglia. Possiamo però osservare che nella sezione storica di questa mostra esiste una stampa all’albumina con il timbro del noto studio fiorentino Giacomo Brogi di dimensioni 147x100 mm. che riporta stampata in rosso sul fronte la scritta “Fotografia Album”, databile circa al 1867. È presumibile quindi che almeno dagli anni ’60 dell’ottocento fosse consuetudine raccogliere in album fotografici immagini che rappresentavano la famiglia. Allora però la maggior parte di queste immagini venivano prodotte da fotografi e studi professionali. Solo con la messa sul mercato della Kodak No.1 (“Tu premi il pulsante, noi facciamo il resto”) e le successive macchine “popolari” iniziò, anche per le foto di famiglia, l’autoproduzione di massa.
Tra i tantissimi modi di offrire al visitatore la visione degli album di famiglia, oggetto che, da quando la fotografia e la sua produzione è diventata alla portata di tutti, è stato per anni presenza consueta nelle case, abbiamo scelto un caso particolare. Una coppia di amici, entrambi fotografi, che ininterrottamente dal 1980 ai giorni nostri hanno raccolto e conservato in 43 modesti album/raccoglitori oltre 13.000 fotografie ricordo della loro vita insieme. Sono immagini nate e conservate per una fruizione personale, senza una particolare ricerca estetica, momenti importanti per loro, ricordo delle piccole e grandi devianze dalla routine quotidiana. In questa sezione abbiamo cercato di riproporre ad un osservatore che non li conosce, che non ha vissuto le loro emozioni, alcuni esempi del loro modo di memorizzare fotograficamente la propria vita. Abbiamo quindi estratto 30 anni di fotografie, dal primo incontro nel 1980 al 28° anniversario di matrimonio nel 2010 in circa 70 doppi fogli, così come appaiono sfogliando i loro album. Le pagine aperte appese alle pareti sono un omaggio al ricordo personale e privato della loro storia familiare e affettiva.