Portfolio Italia 2023
25 novembre 2023 - 08 gennaio 2024
Pierluca Esposito
Luci e Ombre, Ucraina 2023

di Marco Fantechi

Con il lavoro “Luci e ombre - Ucraina 2023” Pierluca Esposito ha saputo registrare e raccontarci i momenti di quotidianità del popolo ucraino raccolti durante una settimana trascorsa in quel martoriato territorio che lo ha portato quasi sulla linea del fronte.
Non si tratta di un resoconto di viaggio o di un reportage di guerra, ma la serie di emozioni sfuggenti che lo hanno sfiorato nelle tante storie attraversate in quei giorni, pochi lunghissimi giorni nei quali il tempo sembrava essersi dilatato.
L’Autore ci racconta di come, già al suo arrivo mentre oltrepassava la frontiera per entrare in Ucraina, il tempo sembrava distorcersi: “I minuti sembravano ore, le ore sembravano giorni, ogni momento un solco profondo in una cronaca surreale”.
Una batteria di lanciarazzi nascosta tra gli alberi, una mitraglietta appoggiata alla parete della camera, alcune raffigurazioni di devastazione, sono le uniche immagini di tutto il lavoro in cui è esplicito il riferimento alla guerra. Le altre fotografie ci portano in un susseguirsi di frammenti di quotidianità nei quali il fotografo si muove con discrezione, facendo in modo che la sua presenza in nessun caso possa andare ad alterare la spontaneità di quei gesti.
Le notizie che ci giungono dai fronti di guerra attraverso i notiziari ci fanno pensare ad una popolazione che quotidianamente si trova a dover combattere, ma in queste immagini l’eco della guerra è sormontato da un silenzio di attesa densa della ritualità dei gesti di tutti i giorni. Non incontriamo l’eroismo dei salvatori della patria o l’arroganza dei nemici. Le armi sono mute e riposte in un angolo, forse nella speranza di non doverle usare mai. Allora il punto di vista dell’Autore si sofferma a mostraci questi gesti minimi, questi momenti di vita sospesi in un tempo irreale e insieme dolorosamente concreto. Ci pone davanti all’umanità di queste persone che probabilmente aspettano solo che tutta questa sofferenza possa finire.
Volti e luoghi simili a quelli che ci sono familiari ci fanno sentire ancora più vicini a questo popolo che vive a pochi chilometri da noi: entriamo in quelle semplici case dove le camere hanno pareti rivestite di carta da parati a fiori e mostrano fotografie di bimbi sorridenti, ci soffermiamo sulle attività lavorative di tutti i giorni e sui momenti conviviali del pranzo e della cena, con i componenti della famiglia che si ritrovano intorno alla tavola e semmai insieme brindano a giorni migliori che ancora purtroppo sembrano lontani ad arrivare. 

Biografia

Nato nel 1990 sulla sponda veronese del lago di Garda, dopo gli studi in chimica e biologia che gli permettono di sviluppare una sensibilità non solo indirizzata al bello ma soprattutto al vero, Pierluca si sposta a Padova per iniziare gli studi in veterinaria, subito abbandonati per un’innata urgenza di movimento. Negli anni successivi viaggia per conoscere più da vicino il nostro paese per poi arrivare a Torino, città che lo ospita ormai da più di 10 anni. Nella città sabauda racimola soldi ed esperienze prima di incominciare un nuovo percorso universitario dedicato all’ecologia e all’ordine delle cose che ci circondano. Le lunghe camminate attraverso colline boscose e laghi alpini diventano per lui una pratica di ascolto nell’osservazione silenziosa. Collabora con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e comincia un periodo formativo in un laboratorio di tassidermia che lo porta a vivere fuori dalla città. Si iscrive ad una masterclass online di fotografia che durerà alcuni mesi. Dal 2021 comincia a lavorare saltuariamente come reporter per il Corriere della Sera, scatta per gli autori di Einaudi editore e muove i primi passi verso quei viaggi che lo portano fuori dall’Italia per progetti fotografici personali, ultimo dei quali in Ucraina.