Portfolio Italia 2010
2 aprile - 29 maggio 2011
Stefano Giogli
L'unico ad essere diverso eri tu

Opera Vincitrice

di Cristina Paglionico

L’adolescenza è quella fase della vita durante la quale si acquisiscono le competenze e i requisiti necessari per diventare adulti: il fisico cambia mentre le esperienze emozionali diventano particolarmente intense. Il tutto avviene in un tumulto emotivo che produce grandi dissidi. 

L’autore ha chiesto la collaborazione delle famiglie e degli adolescenti, proponendo uno scatto dentro la camera abitata dal giovane: la persona e il suo corredo più intimo, fatto di sovrapposizioni e solleciti, appunti, riflessioni, ricordi. Ogni stanza è una nuova e articolata avventura in cui l’autore si muove con grande sensibilità, attento a non alterare il delicato habitat e le atmosfere sospese, dimostrandosi capace di cogliere in un atteggiamento, in un gesto, in uno sguardo, la fierezza dei giovani soggetti e la loro padronanza dello spazio. La composizione è perfetta e mantiene l’equilibrio delle forme con la ricchezza delle informazioni: il formato quadrato incornicia l’immagine e concentra l’attenzione su ciò che è essenziale, completo nella sua visione centrale e definitiva. Sono rare le immagini nelle quali l’adolescente non sia al centro delle linee di forza che iscrivono l’equilibrio dello spazio fisico in quello emozionale. Tra queste è il ritratto di Ismael, assorto e seduto sul letto di una camerata dalle pareti anonime, sulla ruvida coperta grigia delle grandi comunità, troppo spesso prive di mezzi. È il richiamo forte a una realtà diversa e difficile, priva dei conforti delle conquiste e dei ricordi, paragonabile, forse, solo all’adolescenza di Oscar, alla sua stanza ammuffita e al suo sguardo di sfida alla durezza della vita. Domani, quando gli oggetti e i graffiti avranno perso una buona parte della loro forza evocativa, quando si sarà smorzata la paura dell’inadeguatezza e la conflittualità, questi ragazzi guarderanno consapevolmente al futuro occupando il loro posto nel mondo. Ognuno, sempre, con uno sguardo continuamente diverso. 

Biografia 

Stefano Giogli, classe 1965 vive e lavora a Città di Castello (PG). Interessato a cogliere dapprima gli aspetti minimi della quotidianità, esaltando soprattutto la dimensione tecnica dell’arte fotografica, ha esteso poi il suo campo di indagine all’espressività, al racconto del proprio mondo interiore attraverso una sottile analisi introspettiva. Lo “strumento” fotografico è per lui il mezzo attraverso il quale parlare ed esporre il proprio punto di vista sull’essenza delle cose. Occhi curiosi e critici gli hanno consentito di indagare i colori delle diverse visioni del mondo e le infinite sfumature delle passioni e dei drammi umani. L’apparecchio fotografico, nell’attimo dello scatto, ha da sempre avuto su di lui l’effetto liberatorio di chi entra per qualche istante in totale fusione con il mondo. I suoi lavori hanno trovato un’adeguata collocazione in molteplici esposizioni e mostre. Tra i numerosi premi e riconoscimenti ottenuti, si segnalano: Premio Crediamo ai tuoi occhi, Bibbiena 2005; vincitore lettura portfolio Fotoconfronti, Bibbiena 2006 e 2008; Bronze Award Orvieto Fotografia 2009. Vincitore selezione FOFU Phot’Art 2009; vincitore lettura Portfolio Citerna Fotografia 2010; vincitore lettura Portfolio Toscana Foto Festival, Premio Epson Le Logge 2010; vincitore lettura Portfolio SI Fest 2010. Ha collaborato con Nikon Italia, e la rivista Foto Cult. E` membro del gruppo Reflexions-Masterclass diretto da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret.