di Roberto Rognoni

Questo fenomeno comportamentale di massa è nato in Giappone, ed è praticato diffusamente anche in America ed Europa. Si definisce il Cosplay come la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un ambito definito ed interpretarne il modo di agire. Il protagonista scelto può appartenere all’universo dei manga (termine giapponese che indica i fumetti in generale) o degli anime (dall’inglese animation, cartoni animati giapponesi spesso tratti dalle storie dei manga), ma anche a telefilm, film, band musicali, libri, giochi di ruolo, videogiochi e supereroi. Il termine Cosplay deriva dall’unione di Costume (costume) e Play (interpretare). L’autore ha strutturato il lavoro in 12 dittici: a sinistra è descritto con precisione il personaggio della finzione, mentre a destra troviamo elementi caratterizzanti l’identità del soggetto ritratto, come il nome, l’età, la professione,oltre ad alcuni oggetti personali (pupazzi, maglie, strumenti musicali, ecc.). Essi sono rappresentati in pose statiche, mentre mimano possibili azioni, in ambienti naturali, nella maggior parte riconoscibili. L’ambiente è lo stesso, con diversi ingrandimenti, sia nella parte dedicata alla finzione, che nella parte dedicata alla realtà. Un’altra soluzione sarebbe stata quella di riprendere i personaggi in momenti più dinamici, quando si incontrano in manifestazioni pubbliche per confrontarsi, per farsi fotografare o per interpretare brevi scene dei loro fumetti/film preferiti. Queste foto costituiscono così una sorta di catalogo delle persone praticanti il Cosplay, immagino in un’area circoscritta, ben conosciuta dall’autore. Nell’altra soluzione prospettata, l’osservatore avrebbe potuto entrare meglio nella vita dei cosplayers, veri membri di una “tribù”, con l’hobby dell’identificazione nel loro beniamino, re-interpretandone da fan l’immaginario del suo comportamento. All’autore va riconosciuta l’originalità nella scelta del soggetto e il rigore formale della rappresentazione.

Biografia

Nasce ad Assisi, Perugia, nel 1965. Autodidatta, fotografa spinto da sincera passione. Comincia ad occuparsi di fotografia nei primi anni novanta, ma è solo con il digitale ed il web che acquista fiducia in se stesso, iniziando una ricerca stilistica personale che lo porterà ad alcuni piccoli riconoscimenti.