Portfolio Italia 2012
8 dicembre 2012 - 10 febbraio 2013
Petra Mrša
Storia di un bambino

di Pippo Pappalardo

Grazie alla psicanalisi, riconosciamo ormai efficace il ruolo delle immagini per comprendere il nostro sviluppo (Freud stesso, studiandole, aveva consentito un approccio interpretativo che andava al di là del rappresentato e penetrava verità e intuizioni mirate a scopi analitici e terapeutici). La nostra fotografa, in tal senso, agisce su due piani rappresentativi fotograficamente intelligenti e intellegibili: col primo segue l’esperienza esistenziale del bimbo e delle persone che gli stanno accanto, e con le quali il bimbo si confronta e si misura; col secondo, di tipo, possiamo dire, teatrale, grazie alla sequenza fotografica, marca la crescita come persona che sa rivendicare un’autonomia, una conquista dello spazio (sintomatico il ricorso alla minzione), del tempo nuovo che dovrà conoscere, della relazione e dei sentimenti che, ormai, dovrà condividere (l’arrivo della sorellina) e grazie ai quali “l’io” diventerà un “noi”. Le immagini, dapprima solo motorie e introduttive, in seguito, diventano visibili per l’emergere della personalità del protagonista e per l’attenzione fotografica che non lascia mai l’obiectum ma ne privilegia apertamente le soggettività. Prezioso è il ricorso al ritratto, la sottolineatura discreta dell’ambiente e il riflesso relazionale sugli occhi degli adulti. L’idea del presente lavoro apparirebbe, quindi, di natura documentativa. L’assunto è, però, messo in crisi dall’autrice che risolutamente mette un preciso titolo al portfolio così spingendo verso una proposta fotografica che ha il senso del resoconto e della verifica, laddove non si vuole rimanere semplici testimoni ma, accortamente quanto sommessamente, esprimere considerazioni sul risultato dell’indagine. Mi viene da pensare più che alla dimostrazione di come un ambiente sereno contribuisca a una sana crescita, a una riprova: quasi che la fotografa si volesse impossessare del ruolo materno e dimostrare che “tanto” si può fare.

Biografia

E’ nata nel 1985. Si è laureata in Sociologia presso la Facoltà di scienze umane e sociali di Zagabria e in Psicologia a studi Craotian. Nel 2008 si è iscritta presso l’Accademia di Arte Drammatica, Dipartimento di Cinema e Cinematografia TV. Si è classificata al primo posto a livello di applicazione per lo studio della fotografia MA. Ha esposto in quattro mostre personali (Prosvjeta-”Chi vuol essere Capitan Uncino”, Galleria Vladimir Nazor - “Nuova scuola”, Galleria Kic - “(In) sostituibile”, Centrala postaja, Maribor, “Visual identities”) e ha partecipato a quindici mostre collettive (Museo di Arti e Mestieri, Museo della città di Zagabria, Multimedia Centar Rovigno, Galleria SC, K.U.N.S., ASA Art Gallery, Galleria Greta ...). Nel 2010 è stata premiata con il Premio Nazionale “Rovinj Photodays” nella categoria “Nude”. L’anno successivo (2011) ha ottenuto un premio speciale per i giovani autori per il progetto “Nuova scuola”. Ha vinto il concorso per mostre personali in tre gallerie nazionali per l’anno 2012. Nel 2011 è stata direttore della fotografia del film di animazione “Danil Ivanovic, sei libero”, diretto da Petra Zlonoga, che è stato premiato al Festival di Animazione croato. Quest’anno (2012) ha vinto il premio per giovani autori e per il miglior portfolio a Savignano Immagini Festival della Fotografia.