RE (nel set della Natura)
di Massimo Agus
Il progetto di Nazzareno Berton e Sergio Carlesso è incentrato sul rapporto tra il paesaggio naturale e la presenza dell’uomo. I due fotografi veneti, grandi appassionati e conoscitori della loro terra, ci mostrano nelle immagini una natura che, unita agli interventi e alla presenza degli stessi autori, si dichiara in tutta la sua segreta ed enigmatica bellezza. Il percorso creativo viene realizzato attuando nei luoghi scelti delle modificazioni minimali e spesso indecifrabili, ma coerenti con identità e natura del paesaggio in cui si integrano, di cui accentuano e sottolineano le particolarità. Questo confronto con la natura viene affrontato con rispetto e delicatezza, e si trasforma in un dialogo in cui essa viene ammirata ed interrogata, alla ricerca del modo in cui l’uomo la abita e del senso con cui ci si rapporta. Infatti la scena allestita contiene all’interno anche la presenza degli stessi autori: entrano fisicamente nel paesaggio quasi per esperire dall’interno lo spirito dei luoghi e sparire essi stessi in questo atto di contemplazione e di interrogazione. La rappresentazione della bellezza della natura è perfetta e dichiarata, ma pervasa da una valenza ambigua, quasi onirica, che ci induce a fermarci, a riflettere e a decriptare il misterioso rebus costruito dai due autori. In ogni immagine il naturale e l’artificiale si fondono e si confondono, ma è proprio l’atto fotografico a portare con sé un sentimento di riconciliazione con la natura, con cui realizzare un rapporto di identità e di immedesimazione che confluisce nella poesia della stampa fotografica finale. Nel processo artistico perseguito da Berton e Carlesso, trovano spazio sia il piacere estetico creato dalla bellezza dell’immagine della natura, sia un approccio alla fotografia concettuale, che collega il loro lavoro alla Land Art e a quella fotografia contemporanea che non rinuncia a intervenire dentro il suo oggetto con presenze, modificazioni, messe in scena, creando potenti dispositivi di riflessione.
Biografia
Sono accumunati dalla passione della fotografia e dall’amicizia, oltre che dalla frequentazione dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub. Dal 2009, oltre a continuare la propria personale ricerca, sviluppano progetti comuni su temi relativi la rilettura del paesaggio e del territorio, operando con voluta lentezza e lunga frequentazione dei luoghi al fine di percepirne le peculiarità. Gli interventi sul territorio, presenti in tutte le immagini, sono un mezzo per obbligarsi a capire, o meglio a “sentire”, una modalità per testimoniare la propria percezione o l’essenza del luogo. Con i loro lavori “Reset” (2° classificato al “Portfolio dell’Ariosto 2009”, 3° a RoveretoImmagini 2009, vincitore del premio “L’immagine sospesa/ Tre Oci Venezia” nel 2013), “Cinquantaquattromiladuecentoottantanove” (1° a RoveretoImmagini 2012), “Res(p)e(c)t” (1°classificato al Portfolio dell’Ariosto 2014) e “RE (nel set della Natura)” (2° classificato nel 16° Spazio Portfolio a Merano e vincitore del 1°OFF&LAB Contest di Savignano ) sono risultati finalisti del Premio “Portfolio Italia” nel 2009, 2012, 2014 e 2016.