Portfolio Italia 2016
26 novembre 2016 - 05 febbraio 2017
Sara Masella
Articolo 27

 di Patrizia Digito

C’è una frase riportata dall’autrice, tratta dal “Piccolo Principe”: “Tutti i grandi sono stati piccoli ma pochi di essi se ne ricordano”. Tutti noi dovremmo esercitare uno sguardo con occhi di bambini verso i problemi della vita. Ciò ci permetterebbe di vedere con semplicità le priorità e cogliere istintivamente le soluzioni importanti. Sara ci sottopone questa giocosa carrellata di immagini fotografiche, costruite con attenzione e rimandi, che pur sembrando innovativa, è degna di appartenere al mondo educativo Montessori. Un’intuizione ai margini della semplicità che traduce e coniuga un gergo per i più giovani: varie similitudini di concetti, generati attraverso un pensiero, svolto metaforicamente con l’ausilio di prodotti alimentari basici. Coadiuvando e accogliendo le idee propositive dei suoi figli, bambini appunto, sottolinea un problema fondamentale nell’infanzia di tutto il mondo e di altri aspetti trasversali ma non meno importanti. Il titolo dell’opera si riferisce all’articolo n. 27 che definisce un diritto la nutrizione dei bambini ed è tratto dalla Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia. Ecco che possiamo ammirare l’originale e colorato gioco di associazioni col cibo, che sottolinea l’importanza di alimentare il fisico quanto la mente, di salvaguardare la salute del corpo quanto le menti dei bambini attraverso attenzioni protettive, all’eguaglianza nelle esigenze dei piccoli di tutto il mondo, la necessità di un’accoglienza in famiglie per ciascuno di coloro che abbiano perso quella d’origine, di mantenere il loro nome e di difenderne l’identità, di poter apprendere giocando e di conservare il diritto alla libertà di espressione. Tutti questi concetti gravati di profonde riflessioni sono mostrati con gioiosa leggerezza, che ci lancia note di interrogativi su di uno spartito molto ampio di possibili intenti.
 
Biografia

Tarantina, classe ’80, moglie e mamma di due meravigliosi bambini, con una grande passione per la fotografia. A differenza di tanti suoi coetanei, ha deciso di non fuggire da questa bellissima e martoriata città, ma di restare e impegnarsi per contribuire alla sua ripresa o quantomeno alla sua sopravvivenza. Laureata in Scienze del Servizio Sociale alla Lumsa di
Taranto, attualmente studentessa del secondo anno della Facoltà di Scienze Religiose Romano Guardini di Taranto. La passione per la fotografia la definirebbe innata. Fin da bambina, è sempre stata considerata la fotografa di casa e questo la rendeva felicissima. Dopo una breve esperienza come assistente matrimonialista, si iscrive al Circolo Fotografico il Castello di Taranto, grazie al quale ha iniziato a sperimentare la bellezza dell’imparare a fotografare seguendo un’idea, un progetto e non a caso. L’incontro con il maestro Franco Fontana, in occasione di Fotoarte 2014 l’ha fatta innamorare del colore. Ha avuto esperienze lavorative nel campo della didattica, curando la realizzazione di laboratori fotografici per bambini della scuola dell’infanzia. Ma ciò che ama di più della fotografia è la possibilità di esprimere al massimo la sua creatività, utilizzando la tecnica come supporto per comunicare ciò che vuole raccontare.