Portfolio Italia 2017
25 novembre 2017 - 04 febbraio 2018
Alessandro Fruzzetti
Origami

di Orietta Bay

Origami è un portfolio singolare per modalità di presentazione. Ricorda quasi una installazione, un mosaico composto da tante tessere quadrate che piegate e aperte svelano la trama del racconto, consentendoci di leggere ed interpretare il pensiero dell’autore che, partendo da un approccio esistenziale, trascende la quotidianità, raccontando di momenti vissuti, per parlare di sentimenti e del suo intenso rapporto con il padre deceduto. Ed è proprio la ricerca fatta dall’autore su “come” realizzarlo, a condurre la riflessione. Una storia famigliare fatta di ricordi felici, di amore, di tante gioie, di luoghi cari, ma anche di momenti complicati, bui. Messaggi semplici, che sono parte della vita umana ma che, la costruzione scelta, presenta in modo insolito, sollecitando la curiosità della scoperta. Un lavoro che sembra esercizio estetico ma la cui ricerca di perfezione svela la potenza dei sentimenti. Un tableaux verticale dal colore mutevole come mutevole è la vita con le sue sfumature. Dal viola del ricordo al verde della speranza, con qualche inciampo nero e grigio che rimandano ai momenti della sofferenza o del dubbio. Verticalità come indice di interiorità. Racconto che parte con un ritratto al padre, ambientato. Presenza autorevole, imponente, ma anche, soprattutto, guida amorevole, il cui segno resta indelebile fino a condurre il figlio a volersi identificare con lui. L’autore infatti termina la storia con un autoritratto, ambientato nello stesso luogo della foto del padre, a chiudere il cerchio del tempo che va da padre in figlio e da figlio in padre, sottolineandone la somiglianza e la discendenza. Nel raccontare, il dispositivo visivo si scompone in tanti tasselli quadrati, figura scelta per il peso simbolico che la sottende. Quadrato come segno di stabilità ed equilibrio, spazio chiuso nel quale si svolge la vita nei suoi momenti. Filo conduttore della narrazione. Un dipanarsi di ricordi che affiorano dai “cassetti” della memoria. Questo di Alessandro Fruzzetti è un ritratto di famiglia la cui storia è unica e al tempo stesso universale come lo sono i sentimenti che ci legano a chi abbiamo voluto e vogliamo bene.

Biografia

È nato a Pisa nel 1971, da sempre appassionato di arti visive in genere quali il disegno, la pittura e la fotografia. Attento alla composizione delle immagini, che spesso hanno un’impronta geometrica, realizza i suoi progetti con qualsiasi mezzo a disposizione: reflex, compatte, scanner o smartphone, purché congeniali all’idea centrale da realizzare. Ha ottenuto alcuni riconoscimenti, fra i quali: primo premio sezione portfolio alla Lettura nel Golfo 2015 di Follonica con l’opera “Due mamme”, primo premio alla lettura portfolio Seravezza Fotografia XIII edizione 2016 con l’opera “Memoria a breve termine”, primo premio alla lettura Portfolio 2016 città di Albenga con l’opera “Presenza”, primo premio al concorso fotografico Musicastrada 2016 con l’opera “Dialoghi sonori”. È stato finalista fra gli autori dell’anno FIAF e FIAF Toscana 2015, secondo classificato ex-aequo fra gli  autori FIAF Toscana 2016 e si è aggiudicato inoltre: il primo premio alla tappa di Portfolio Italia 2016 – Gran premio Hasselblad nell’ambito del Congresso nazionale di Merano FIAF 2016 con l’opera “Memoria a breve termine”. Il secondo premio alla tappa di Portfolio Italia 2017 – Gran premio Hasselblad nell’ambito del Face Photo News di Sassoferrato con l’opera “Origami”.