Portfolio Italia 2019
30 novembre 2019 - 09 febbraio 2020
Paola Rossi
l'infinito viaggiare

di Luigi Erba

“Spazi infiniti dove la propria intimità si perde… Si vive persuasi come davanti al mare…” Così scrive Paola Rossi: parole qui sparse provenienti da un suo breve testo de l’infinito viaggiare.
Già ci danno una traccia del suo lavoro già visto da me al “Portfolio dell’Ariosto” a Castelnuovo Garfagnana. Mi rimanda, nel riferimento al mare, ad un racconto, di cui non ricordo l’autore, in cui un ragazzo davanti all’infinito dell’acqua, si immerge e inizia a nuotare per poi svanire e disperdersi. Aveva scelto così! 
Poi anche a Ghirri quando afferma che mai gli itinerari sono segnati e precisi… perché vedere è immaginare, dimenticare, dimenticarsi, soggiungerei io anche perdersi. Paola Rossi ci porta poi in questi suoi viaggi fuori dalla catalogazione dello spazio-tempo. Dove? Nel mondo? Fuori da casa nella porta accanto? Non è questo il punto: dove si trova una finestra, uno scenario di una tenda, un calciobalilla, una targa di una vecchia Citroën? Certamente un piatto consumato è fuori da una porta di un albergo. Ma la sua forza risiede nell’immagine, nel linguaggio. Sempre in punta di piedi, mai esageratamente segnata. Un soffio transeunte: non per nulla le tende, i tendaggi compaiono spesso e fanno parte di una scenografia interiore, di una metafora della metafora che non cade mai nel surrealismo o nella metafisica facile a realizzarsi. Le avevo viste la prima volta in piccolo formato ed erano già tali. Nate!
Queste fotografie sono così dei punti, dei tratteggi di tappe che avrebbero potuto essere diverse, poi diverse ancora. Un viaggio… ci ricorda che la fotografia non necessariamente è attestazione di luogo e tempo ma anche un infinito tascabile, quotidiano, una sensazione-respiro. Paradossalmente questi luoghi chiusi e dischiusi hanno in sé un senso dello spazio relativo, dell’oltre… Forse una parola suggerita, che gioca quasi spostando i dadi di una scacchiera provvisoria. Un confine dunque! Ma non è sicuramente solo così. 

Biografia

È nata a Fonzaso (BL) nel 1977. Dopo la laurea in Chimica e un Master in Comunicazione ed Educazione Ambientale, ha collaborato con istituti pubblici nell’ambito della progettazione partecipata. Il viaggio fa parte della sua vita fin da giovane. Per lavoro e temperamento si sposta e risiede in diverse città. Nel 2008 ha deciso di vivere a New York per quasi un anno. Un’esperienza che ha cambiato profondamente il suo modo di vivere e osservare il mondo. Nel 2014 ha scoperto la fotografia,
iniziando così a fissare in immagine l’incanto del suo sentire di fronte a luoghi ordinari.
La sua ricerca principale “l’infinito viaggiare” è un progetto aperto.
Nel gennaio 2018 Paola Corapi, photoeditor del magazine “Icon”, l’ha nominata fotografa del mese. Una selezione del suo lavoro è stata esposta dal CRAC (Centro in Romagna ricerca Arte Contemporanea) a Migliarino (FE), alla Galleria POP Cultura di Imola (BO) e in occasione della mostra collettiva presso lo Spazio Off del Perugia Social Photo Fest 2018 curata da Efrem Raimondi. Nel settembre 2018 una sua fotografia è stata scelta per la copertina di “La misura”, romanzo di Gabriella Pirazzini (Giraldi Editore). Nel 2019 è stata pubblicata una sua intervista su Spectrum, bookzine di Cultura Fotografica a cura di Enzo Gabriele Leanza.
Attualmente vive a Imola (BO) ed è docente di matematica e scienze.