di Renza Grossi

Secondo Calderon della Barca La vita è sogno, ma forse in alcuni precisi momenti la nostra esistenza diventa poesia.
Per ventiquattro istanti Sara Rossatelli, ha condiviso il suo piccolo mondo, il suo nido protetto e reso immobile dagli eventi, narrando con misura il suo sentire. Ed è proprio il senso della narrazione al centro di questo lavoro composto da parole ed immagini che riescono a vivere contemporaneamente in una dimensione autonoma e complementare.
Sara sceglie il trittico, una struttura artistica antica in cui ogni parte appariva in passato collegata alle altre da cerniere e ganci. Anche le sue immagini sono collegate, ma le sue connessioni non assumono una forma fisica, sono invece cuciture emotive che legano uomo-donna- animale in una catena di affettività reciproca. Come nella poesia romanza la donna è sostituita nella narrazione fotografica dall’immagine del fiore, dall’elemento naturale portatore del senso stesso della vita e della bellezza, e che si mostra nella sua fisicità femminile solo nell’ultimo trittico in cui i personaggi della narrazione si riuniscono come in un confortante lieto fine. I suoi trittici, costruiti con straordinaria consapevolezza, hanno il delicato sapore degli haiku giapponesi ed ogni immagine scaturisce in un ricordo, suggestione, scoperta, desiderio, favola, portandoci in una dimensione in constante bilico tra la certezza di ciò che conosciamo e il fascino ammaliante dell’immaginazione. Ed ecco che la scelta di Sara di condividere la sua esperienza della quotidianità reinventata si materializza in un racconto in cui il senso profondo di un raggio di sole, dell’abbraccio rassicurante, del profumo di un fiore prendono forma con freschezza e spontaneità.
Ma non solo. Dietro alla perfezione formale delle immagini ecco emergere la forza di una relazione in cui i ruoli di narratore e protagonista si scambiano in un rimando continuo di sguardi e gesti significanti. Nel nostro cammino accanto a lei, Sara ci ha condotto per mano sussurrando al nostro orecchio le sue poesie attraverso settantadue fotografie, ventiquattro giorni, tre anime ed una sola, unica, vita.

Biografia

Nata nel 1991, vive a Milano. Il suo interesse in ambito fotografico risale ai tempi dell’Università, il Politecnico di Milano. Dopo la Laurea in Design degli Interni, muove i primi passi nel mondo della fotografia affiancandola a collaborazioni lavorative con diversi Brand e aziende in ambito di Design e Moda. Iniziando con eventi e ritratto, passando per la fotografia di backstage e street fino al reportage, documentazione e progetti personali, dedica sempre più tempo alla sua passione, formandosi e trasformandola in un’attività costante. Facendo tesoro del percorso culturale e accademico, collabora con altri artisti e fotografi. La sua propensione per la fotografia di strada e documentaristica permette ai suoi lavori di prendere parte a aste a scopo benefico e a mostre collettive e individuali su territorio nazionale e internazionale. Giurata in concorsi fotografici nazionali, approda in seguito nel mondo della comunicazione in qualità di Content Creator, attività che la spinge alla ricerca di ispirazioni sempre nuove e artisticamente eterogenee. Mente creativa e colorata, non smette mai di sperimentare e meravigliarsi.