Portfolio Italia 2021
27 novembre 2021 - 26 febbraio 2022
Paola Gallo Balma
C'eravamo tanto amati

di Piera Cavalieri

“La nostra è un’epoca nostalgica e i fotografi sono promotori attivi della nostalgia. La fotografia è un’arte elegiaca, un’arte crepuscolare. Quasi tutti i suoi soggetti, per il solo fatto di essere fotografati, sono tinti di pathos.” Susan Sontag - Sulla fotografia

 

Paola Gallo Balma si aggira in un paesaggio che sembra appartenere ai sogni o alle esperienze più antiche del nostro paradiso immaginario.

Si dice che l’arte e in generale la fotografia, nelle sue molteplici declinazioni, rivelino i tratti del proprio tempo.

L’autrice con C’eravamo tanto amati sembra contraddire questa interpretazione.

Al primo sguardo ci porta in una storia che parrebbe ambientata in un borgo di qualche decennio fa o nell’immaginazione di un luogo senza tempo.

È, in realtà, un presente che ha conservato i tratti di un passato recente ed è inevitabile chiedersi perche questo tipo di fotografia continua ad emozionare e ad essere una proposta della fotografia contemporanea.

La risposta, credo, stia nell’interpretazione di quel senso nostalgico che accompagna la nostra contemporaneità e che in questa serie è dirompente.

Abbiamo ereditato la mancanza di qualcosa, di un passato delle campagne, che l’umanità ha abbandonato per concentrarsi in città, alla ricerca di una vita migliore ma perdendo qualcosa.

Sentiamo la mancanza dell’idea di comunità, di spazi dove tutto si muove lentamente, dell’autenticità delle relazioni, vere o immaginate che siano.

La bella Corniglia, l’unica delle Cinque terre non a contatto con il mare, allora diventa un mondo fantastico, dove fermarsi e trovare un nuovo senso al vivere.

Paola Gallo Balma vi è arrivata, nell’estate del 2020, in un’atmosfera più rilassata senza il consueto eccesso turistico.

Il risultato è un racconto di sentimenti, compresi quelli che possono sfuggire a chi scatta.

È così che, rendendoli visibili allo spettatore, la fotografia diventa empatica e piena di significato, come vorremmo fosse la nostra stessa vita.

Mario e Franco, custodi di terreni duri e difficili, e Stefano, bibliofilo e collezionista di innumerevoli volumi sulla Liguria e sulla memoria del borgo, nativi del luogo, diventano la proiezione di un desiderio di radici, di un paese dove tornare.

La vera protagonista è Corniglia che dalla stazione sale su gradini di pietra, tra facciate dipinte di giallo, luce, cielo, colori vividi, profumo di limoni, gatti addormentati e intorno terra aspra, addolcita da orti e vigneti.

Lassù, quando arrivi, ti affacci sull’immensità del mare.

L’autrice prende a prestito il titolo dal film di Scola, la storia di un’amicizia fra tre uomini che narra una società, quella del boom economico e dell’inizio degli anni Settanta.

In questa serie i volti portano i segni degli anni e interpretano una certa espressività ligure, ruvida e malinconica.

Da qui procede la narrazione che si dipana attraverso il fascino del paesaggio e delle abitazioni tra vecchi oggetti incrostati di vita vissuta, da cui sembra affiorare la solitudine di chi è rimasto.

 

Biografia

 

Nata nel 1982, è cresciuta in un piccolo paese vicino a Torino.

Si laurea nella magistrale al Politecnico di Torino nella prima facoltà di Architettura.

Negli anni universitari si avvicina alla fotografia come autodidatta e collabora, dall’età di 24 anni, con un fotografo locale per lavori su commissione.

Architettura e fotografia diventano due percorsi di analisi, progettazione visiva e ricerca personale, che viaggiano parallelamente

nelle sue esperienze lavorative, decidendo di portare avanti entrambe le passioni.

Collabora così nello stesso momento sia in studi di architettura che con diversi fotografi locali.

Negli ultimi anni, spinta dalla voglia di migliorare, decide di concentrarsi sulla fotografia e si avvicina alla fotografia autoriale, descrittiva e interpretativa.

A novembre 2019 parte per l’Argentina viaggiando nella Patagonia tra Bahia Blanca e Ushuaia.

Al ritorno del viaggio partecipa a vari concorsi fotografici con il progetto "il gaucho Pol": al "Bifoto Fest 2020" (Sardegna) è fra i 13 portfolio selezionati; a "Riaperture 2020" (Ferrara) è fra i 20 portfolio selezionati; nel circuito "Portfolio Italia" è più volte segnalato e menzionato nella tappa di Corigliano Calabro; al "MIFA" 2021 è al 1° posto nella categoria Portfolio; è selezionato per il Circuito OFF al "Riphoto 2021" di Rivarolo C.; è selezionato per l’Esposizione nel "Photofestival" di Milano 2021; riceve la menzione d’onore speciale nel Circuito OFF al "BFF" di Mantova 2021 e la menzione d’onore per la categoria portfolio all’"IPA 2021"; fa parte del progetto “Photolio” della galleria ATB di Torino.

Ora continua la sua ricerca ed analisi in Italia spostandosi fra Liguria, Marche, Abruzzo, Emilia e Piemonte.