Portfolio Italia 2011
10 dicembre 2011 - 26 febbraio 2012
Vincenzo Floramo
The recyclers

di Elena Falchi

In un’epoca in cui si verifica la convenienza della risorsa proveniente dallo scarto, con sempre maggiore emergenza, siamo investiti dalla visione di una umanità tristemente coinvolta dal bisogno di trovarvi addirittura la fonte della propria sopravvivenza. Vincenzo Floramo, con l’opera The recyclers, ci porta testimonianza visiva della quotidianità di molti cittadini del Myanmar (ex Birmania), fuggiti dal duro conflitto civile che ha costretto molti di loro a rifugiarsi clandestinamente in territori marginali della Thailandia. Per evitare i controlli si stabiliscono con la famiglia vicino alle discariche. Qui, facendo opera di riciclo, riescono a ricavare quel poco che permette loro di sopravvivere nonostante condizioni drammaticamente insane. La fermentazione di alcuni materiali origina anche autocombustioni che senza dubbio aggiungono pericolosità al loro già misero stazionamento. Le immagini sono risolte in un bianco e nero caratterizzato e volto a far emergere l’accadere. Floramo riprende l’ambiente, scenario desolato, ai cui bordi campeggiano misere capanne dove rimangono solo le donne con i neonati. Lo sguardo si concentra poi sui soggetti che rovistano fra i resti dell’altrui consumo: teniamo conto che i conferimenti giunti qui hanno già subito una prima cernita. Bambini in età infantile partecipano con senso del gioco, assistendo anche alle contrattazioni della ri-mercificazione del recuperato. Li vediamo correre e poi con i genitori immergersi nelle enormi distese di monnezza in un fare comune che, spesso per anni, li vede crescere inconsapevoli di altre prospettive. L’autore triestino fotografa con spunti pertinenti le loro spasmodiche ricerche: un impegno speso a tutti i livelli di età, come mai vorremmo veder accadere. Vincenzo Floramo documenta, con taglio reportagistico, una vicissitudine contemporanea che non manca di interrogarci sulla precarietà della vicenda umana nell’ambito di un possibile equilibrio sia politico che sociale del (soprav)vivere quotidiano.

Biografia

È nato a Trieste. Terminati gli studi, nel 1988 si trasferisce a Londra e da lì inizia un ventennio di vita nomade fra l’Asia, le Americhe e l’Europa che ancora oggi continua. Nei suoi viaggi itineranti si è impegnato ad esplorare e conoscere diverse culture e a fotografare le differenti espressioni delle esperienze umane vissute. Ultimamente ha sviluppato progetti fotografici con varie ONG in India, Afghanistan e Thailandia. Nel 2010 ha ricevuto la menzione d’onore al “Paris Prix de la Photographie” e all’“International Photo Award”. Nel 2011 è stato premiato con la medaglia di bronzo al Paris Prix Photo. Ha pubblicato sulle website online Witness Journal e RearViewMirror Magazine. Attualmente vive fra la Danimarca ed il Sud Est Asiatico.