Land Market
di Maurizio Lupi
Stefano Parrini ha dato dimostrazione, semmai ve ne fosse stato bisogno, che gli artificiali steccati delle classificazioni linguistiche sono carta pesta davanti alla forza monolitica della creatività artistica. E l’unitarietà di tale forza si denota in tutta la filiera del progetto, ideato e realizzato dalla stessa mano. È Parrini che nei panni dell’artista mette in nuce e concretizza l’idea attraverso un’opera di Land Art. Ed è sempre lui che da fotografo trasforma per mimesi la sua opera artistica congiunta al paesaggio naturale. In un frammento ridotto per dimensioni sia nel tempo che nello spazio, genera un significante enormemente più piccolo della realtà che gli consente di continuare a riverberare il messaggio artistico della Land Art in luoghi delimitati come le gallerie. Ma c’è una endiadi nell’opera ed è nella profonda e indissolubile commistione di Land Art con tutte le valenze di Conceptual Art. L’autore affina ed esplicita la forza della sua espressività attraverso un linguaggio simbolico coerente con quadri allegorici basati sulle principali figure retoriche quali metafore, ripetizioni, ironie, paradossi e antitesi coerentemente legate tra loro in ogni installazione nel paesaggio. Ma allora chi è Stefano Parrini? Un fotografo artista o un artista fotografo? La posizionalità delle parole nel testo ha sempre influito sul significato delle stesse, ma davanti allo sterile dilemma se l’autore è l’uno o è l’altro si può dire che è artista e fotografo all’unisono, perché sia nel momento della creazione delle sue installazioni di Land e Conceptual Art che in quello dello scatto, come sosteneva H. C. Bresson, mette sullo stesso piano la mente, l’occhio e il cuore. Per paradosso la componente di Land Art della sua opera artistica nel morire per divenire documento nella sua fotografia fa sì che la sua fotografia risorga a sua volta come opera artistica. Una sorta di Araba Fenice dell’arte fotografica.
Biografia
Nato a Barberino Val d’Elsa (FI) vive a San Gimignano (SI). Dal 2007 ha partecipato a numerose mostre in tutta Italia, conseguendo diversi premi. Nel 2007 vince il premio “Epson-Le Logge” al Toscana Fotofestival (terzo classificato nel 2010); nel 2008 vince il “Portfolio dell’Ariosto”; nel 2009 menzione d’onore al Lucca Photo Fest e vince il premio “A Better World”; nel 2010 ottiene una menzioni d’onore all’IPA International Photography Awards e una menzione d’onore al Blurb Photography Book Now; nel 2011 vince il SI Fest di Savignano sul Rubicone. Espone in varie città italiane partecipando a numerose manifestazioni (Portfolio Italia, Toscana Foto Festival, Confini07, FoFu Phot’art , Musinf, Artefiera OFF) e pubblica su alcune riviste di settore (Il Fotografo, Fotoit, FotoCult, Gente di Fotografia). Dal 2011 fa parte del collettivo Synap(see).