4ยช Biennale dei Giovani Fotografi Italiani
20 settembre - 16 novembre 2014
Accademia di Belle Arti di Bologna
Sezione Scuole
di Gianni Gosdan
 
Diversità e uguaglianza è il tema su cui si sono esercitate le riflessioni fotografiche di alcuni nostri allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. E’ un tema contenitore, ampio e dai confini indefiniti. L’identità e la sua declinazione in molteplicità sono da sempre un tema sociale e politico, antropologico e psicologico di grande rilevanza. Ma non solo, in fotografia, in senso più lato, è anche stato spesso associato all’idea di serie e al conseguente sviluppo di un tema con forme e contenuti tra loro coerenti ma variabili; una serialità che produce lavori fotografici che prevedono delle continuità nella diversità. La differenza, nel suo rapporto con la continuità e la ripetizione è già stato a suo tempo efficacemente descritto da diverse teorie. Una ripetuta riflessione, una ripetizione come singolarità dell’universale, o ripetuta diversità, sono temi che hanno avuto da tempo, più o meno consapevolmente, interpretazioni nella serialità tecnologica della fotografia. E’ su queste tracce che si muovono tutti i lavori presentati; Daniel Pinho sceglie lo stile documentario, preciso e tagliente, per catalogare centinaia di figure umane che popolano la nostra Accademia. Karin Schmuck sceglie invece un gesto, semplice, in cui però la ripetizione e l’istantaneità esprimono alla perfezione la genuinità dell’atto fotografico. Francesca Piasere rivisita invece il genere della foto di famiglia collezionando eterogenei gruppi di supposte famiglie “autoconvocate” diventando lei stessa e il suo fare fotografico catalizzatore di scelte familiari inaspettate. Sara Cesari interpreta invece il tema attraverso la trama e l’ordito di una serie di maschere, quasi simboli ancestrali di etnie lontane o di mutevoli cyberspazi. La proiezione e lo specchio che rivela, duplicando in modo ingannevole, è il lavoro con cui Monica Mori ci propone l’idea di identità, desiderio e proiezione del sé. “Soulmate” di Volumnia Fontana si esercita, nel rigore del bianco e nero, a descrivere il ricongiungimento di anime gemelle; sei coppie reali che trovano nell’immagine una fusione che genera una terzietà che se ne distacca. Sono quindi tutti lavori che interpretano coerentemente il tema attraverso la complementarietà tra forma e contenuto, l’unità nella diversità, secondo i linguaggi e le forme della fotografia più contemporanea.