Portfolio Italia 2009
20 marzo - 23 maggio 2010
Paola Fiorini
Elisa Fashion District

Opera Vincitrice

di Silvano Bicocchi

Cosa ha portato Paola Fiorini ad entrare nel negozio, per sole signore, di Elisa la parrucchiera? Abitando a Verona nello stesso quartiere tante volte è passata guardando curiosa quella porta a vetri, con l’insegna dalle lettere adesive usurate, sino al giorno in cui ha sentito l’urgenza di affacciarsi e chiederle: - buongiorno, può farmi i capelli?- e sentirsi rispondere - certo cara… ai tuoi capelli lunghi possiamo anche fare una svedese!. La svedese è una tecnica ormai di vecchia scuola e nel negozio gran parte degli arredi appaiono d’altri tempi, ma i fiori con un bel ramo di mimosa, della “Festa della donna”, riportano al presente. L’affare è fatto… e si fa la svedese, con i suoi 45 minuti sotto il casco ad asciugare i capelli con i bigodini. Per un anno periodicamente l’autrice ha frequentato il negozio d’Elisa, ne è diventata una giovane cliente. Da sotto il casco, cullata nel suo calore materno e dal ronzio della ventilazione, quel piccolo mondo si è aperto a suoi occhi, e al suo obiettivo, senza riserve, mostrandole l’ampiezza dei sinceri rapporti umani che lo animano. La musica della radio, i profumi dei cosmetici, le lunghe chiacchiere dialettali, popolaresche o confidenziali, tra Elisa e le sue clienti, celebrano lo stile di una vita sociale attenta e consolatrice. Per le donne anziane il momento della parrucchiera è quello del conforto, assicurato dai tempi lunghi della ritualità del servizio: l’attesa, il lavaggio dei capelli, il taglio, la messa in piega, il casco, ecc… Ore che per loro scandiscono un processo di ricostruzione nel morale. Sono donne vere che vivono a occhi aperti, senza anestesie, alimentandosi del ricordo e vivendo il sentimento della nostalgia di chi non c’è più. Ora Paola capisce che ad attirarla in questo luogo, è stata la forza morale di queste donne, Elisa innanzi a tutte, che affrontano la vita anziana con dignità e coraggio. Ecco il senso del portacenere zebrato che è simbolo stimolante della modernità che appare loro come un mito per altre generazioni, mentre il senso della fine della vita viene esorcizzato dalla vivace vita di relazione. Ecco perché è lì, quella donna tanto anziana che chiusa nel suo austero cappotto, aspetta, anche lei vuole piacersi per piacere.
 
Biografia
È nata a Verona nel ‘75, dove vive e lavora. Si considera autodidatta, pur avendo frequentato diversi corsi di fotografia, tutti lasciati però, per vari motivi, dopo le prime lezioni. La fotografia “ È “ ogni giorno necessaria, come un bisogno fisiologico. Non pone limiti nella scelta del mezzo impiegato per poter scrivere con la luce, ma dimostra una spiccata predilezione per il formato quadrato. Nella suo corredo ci sono di norma due Holga, ma il lavoro “Elisa fashion district” l’ha svolto con Hasselblad. Holga è stata una scoperta ed anche una terapia. In lei convivono il lato ludico, leggero e infantile di Holga e quello nuovo di “Hassy”, come tessere dello stesso puzzle. Nel 2008 alcune foto sono apparse su testate nazionali (Panorama) e internazionali (SeedMagazine). Nel 2009 si aggiudica il 1° premio al  “PORTFOLIO IN ROCCA”  di San Felice sul Panaro. Nell’agosto del 2009 cover story sul mensile Il Fotografo. Viene chiamata a far parte dell’edizione 2009 di Trentinofototrekking.