Portfolio Italia 2009
20 marzo - 23 maggio 2010
Gianni Pezzani
Milano notte

di Daniela Sidari

Milano notte. Si fa buio e la città diurna lascia il posto alla città notturna. Si spegne il brusio quotidiano, si ferma l’irrefrenabile movimento della città metropolitana, il caos cede il posto ad un mondo silente, ovattato e coinvolgente ad un tempo. Come unico “superstite”, l’autore percorre lentamente la città ed il suo sguardo ci svela una Milano inedita i cui protagonisti indiscussi sono lo spazio urbano e le sue architetture. La desaturazione parziale delle sedici immagini, una via di mezzo fra il colore ed il bianco e nero, rafforza l’efficacia visiva del lavoro. L’aria appare pulita, la notte limpida dall’atmosfera serena, niente smog, niente clacson, niente fretta; i contorni delle cose si modificano, le lampade ed i riflettori puntualizzano bagliori costruendo dimensioni inesistenti. Dal buio emergono monumenti, palazzi, finestre, strade; ora, la luce delle lampade e l’ombra disegnano la semplicità strutturale degli edifici; l’umidità fa brillare i lastricati mentre lucidità e riflessi si moltiplicano sul metallo e sul vetro. Le automobili posteggiate un po’ ovunque sembrano aver preso sembianza di elemento stabile, la loro presenza partecipa all’equilibrio formale e compositivo delle foto distribuendo a volte vivaci note di colore. A piazza Sant’Alessandro i disegni di capricciose volute barocche gareggiano con l’arcuato design di un’auto in sosta. La statua di Alessandro Manzoni, finalmente da sola, domina su piazza S. Fedele. I lunghi tempi di scatto sovrappongono attimi stratificando ogni fotogramma, i semafori si illuminano contemporaneamente di rosso, giallo e verde, essi sono l’unico elemento rimasto “vigile” mentre tutto il resto “dorme” fermo ed immobile in stato di quiete. La Milano dai consueti scenari è in altro luogo. La città narrata esiste reale e visibile interpretata e trasfigurata nell’immobilità della notte. Le immagini incantano ed emozionano e sembra quasi di osservare illusioni destinate a sparire all’alba nuovamente inglobate nel tumulto della mobilità quotidiana.
 
Biografia
Nato a Colorno nel 1951, vive a Milano. La sua attività di fotografo prende avvio da alcune ricerche, prima con vedute di Firenze, e in seguito nella bassa parmense, elaborando i primi viraggi selettivi, che  portano in breve tempo il suo lavoro all’attenzione della critica. Nel 1979 Lanfranco Colombo ospita la sua prima mostra personale (Galleria Il Diaframma-Canon di Milano) e, nello stesso anno, Pezzani dona un primo nucleo di immagini al CSAC dell’Università di Parma. Nel 1981 è selezionato dalle edizioni Time-Life tra i sei più importanti fotografi emergenti dell’anno, mentre l’annuario Photography Year pubblica un suo portfolio. A partire da questo periodo, inoltre, espone assiduamente nelle manifestazioni sulla fotografia di Arles. Nel 1982 compie un viaggio negli USA, da cui nasce una serie di immagini che vengono esposte alla Galleria Civica di Modena (1984). Nello stesso anno partecipa a una mostra itinerante sulla fotografia italiana che gira le maggiori gallerie della Cina Popolare. Nel 1983 espone alla Galleria d’Arte Moderna di Suzzara la serie I Luoghi dell’immaginario. Contemporaneamente collabora con Vogue. Viene invitato a Tokyo ad esporre al Nagase Photo Salon e la sua opera viene conosciuta anche in Giappone, dove si trasferisce nel 1984. Tra il 1989 e il 1993 si sposta tra l’Estremo Oriente e la Nuova Zelanda per realizzare servizi tra moda e documentazione. Ultime esposizioni: Stazione Leopolda di Firenze del 1997, la retrospettiva dedicatagli dalla Fondazione Magnani Rocca di Parma nel 2000, “Viaggi in Giappone” a Palazzo Barolo, Torino, nel 2003, “I maestri della fotografia” alla Peggy Guggenheim Collection nel 2005. Nel 2006 presenta Umus, fotografie oniriche di alberi e boschi.