Portfolio Italia 2009
20 marzo - 23 maggio 2010
Nazzareno Berton - Sergio Carlesso
Reset

di Luigi Erba

È immediatamente percepibile che Reset  di Carlesso e Berton  è iconicamente riconducibile alla Land Art e ad  una fotografia contemporanea che, in un contesto di naturalismo, concettualismo, oggi porta verso interventi minimali, anche lirici, in equilibrio tra fenomenologia, accadimento e una vera e propria scrittura sull’ambiente, individuale al limite dell’artificiale. L’intervento in questo lavoro sulla terra (earthworks) può diventare film, testimonianza visiva e, come nel caso di Carlesso e  Berton, documento di un intervento che ha sue precise valenze visive nell’equilibrio tra il luogo e un suo riassetto, consapevolmente “finto”. Come in una camera di posa  il referente  è stato assemblato, ma ciò che è accaduto è lieve, leggero, quasi “etimologicamente” originario. Il quadrato, il bianco su bianco, specialmente il cerchio, sono una scrittura che hanno un loro background nei maestri della Land art quali  Smithson (la sua spirale nel Grande Lago Salato dell’Utah), Heizer  (Masso Isolato Circonflesso). Gli interventi avevano però una assoluta valenza sociologica nel bonificare o trasformare gli ambienti , riassettarli globalmente appunto o addirittura impacchettarli alla Christo.  Qui ad anni di distanza, come detto, siamo spesso  nell’impercettibilità, nel sottolineare una diversa premessa dialettica tra contaminato e incontaminato che genera una profonda poesia visiva. L’immagine è nell’operazione, anche perché essa è solidamente costruita con una prevalenza di prospettiva centrale, sempre onirica, ambigua, lirica. La fotografia quindi non è solo documento e sarebbe sbagliato unicamente considerarla tale; non è una semplice messa in posa della natura, nemmeno un suo make up, ma un make over, un riassemblaggio, la costruzione complessiva di una scenografia per lo scatto finale. Una cornice in cui gli autori sono stati fisicamente dentro, un passaggio, sottolineato magari dalle loro orme, ora paesaggio. Entrare e uscire dal set.  Pensare, camminare,  quasi scrivere sulla terra. E infatti questa è un’ arte della terra!
 
Biografie
Nazzareno Berton: Nasce ad Asolo in provincia di Treviso nel 1957, vive e risiede a Riese Pio X. Fotografo amatoriale da oltre vent’anni, dal 1986 è socio dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub. L’ambiente ed il territorio è il primo “naturale” soggetto verso cui ha rivolto e tuttora rivolge l’interesse e l’obiettivo. Nel passato ha partecipato a numerosi concorsi con buone e gratificanti soddisfazioni in campo nazionale e, in qualche caso, internazionale. Più recentemente si è dedicato al “portfolio”.

Sergio Carlesso: È nato a Bassano del Grappa nel 1959; di professione architetto, risiede a Romano d’Ezzelino. L’interesse per il mezzo fotografico nasce negli anni ’80: da quel momento la sua ricerca si indirizza prevalentemente verso il paesaggio, interpretato, spesso, con l’utilizzo di tecniche espressive sperimentali. Fotografo dilettante (in senso etimologico, fotografa per diletto), componente dell’ Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub, è particolarmente interessato alle relazioni fra la fotografia e gli altri settori dell’arte. Con “Istint-anee” nel 2003 si è imposto nella 5° edizione del premio “Crediamo ai tuoi occhi” a Bibbiena (AR); è stato inoltre premiato nella stessa manifestazione nel 2007 con “Ri-Flessioni” e nel 2009 con “On Line”. Ha pubblicato “Il Grappa - Dall’ Olimpo Veneto” (Biblos, 2002) e “Istint-anee” (Fiaf, 2003). Dal 2003, grazie all’interessamento di Nino Migliori, una selezione di sue immagini fa parte della collezione del Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma (CSAC).