Il mondo nell'obiettivo. I fotografi delle Ong
15 giugno 2019 - 08 settembre 2019
Che Arte
Tanino Musso - I create myself

CheArte ha realizzato il workshop “I create myself” che si è svolto nella scuola Luigi Giussani (sostenuta da AVSI) situata nello slum di Kireka appena fuori dalla capitale Kampala. Quest’area, dove vivono circa 10.000 persone, è una baraccopoli senza acqua corrente e fogne, abitata soprattutto da famiglie Acholi, l’etnia più massacrata durante la sanguinosa guerra civile durata quasi vent'anni.
Il progetto, sviluppato sul  tema dell’identità, ha coinvolto 90 bambini delle classi primarie  provenienti dalla baraccopoli, ed  è ruotato intorno al ritratto fotografico.
Dopo un primo ritratto su fondo neutro, i bambini hanno realizzato in gruppo 4 fondali colorati, indossato un copricapo creato da loro e posato per un secondo scatto.
Per i ragazzi è chiaramente stata un’esperienza straordinaria, per comprenderla è necessario immaginare dei bambini che raramente si sono anche solo osservati in uno specchio, coinvolti nel pieno di un set, che alla fine si ritrovano tra le mani il proprio ritratto in un'esplosione di colori da loro stessi realizzata con la pittura.

Presentazione CheArte
Tutti i progetti di CheArte nel loro complesso si propongono di sensibilizzare, insieme alla valorizzazione di sé, il tema della possibilità da parte di ognuno, a prescindere dalle proprie condizioni, di partecipare ai futuri scenari con il proprio talento, le proprie aspirazioni e le proprie capacità. 
Silvana NINIVAGGI scenografa - presidente di CheArte Onlus
Giusi CORBELLI organizzatrice - volontaria di CheArte Onlus 
www.chearte.org

Biografia di Tanino Musso
Nasce a Palermo il 2 gennaio 1952, negli anni '70 si trasferisce a Milano e inizia a collaborare con il CCM (Collettivo Cinema Militante, creato da Romano Frassa), filmando le lotte operaie e sociali dell'epoca. Nel 1977 viene assunto alla Rai di Milano come Aiuto Operatore e poi come Inviato Speciale al Telegiornale. Con il suo lavoro documenta alcune guerre, dall'Ogaden alla Guerra del Golfo, dall'Irlanda al Libano. Appassionato di fotografia conosce e diventa amico di Gabriele Basilico, lo accompagnerà nella "Mission Photographique de la Datar" e più tardi a Beirut, dove realizza un esclusivo documento: "Beirut Centre Ville 1991”. Andato in pensione nel 2017 collabora con Che Arte in progetti nei paesi in via di sviluppo.