Il mondo nell'obiettivo. I fotografi delle Ong
15 giugno 2019 - 08 settembre 2019
WeWorld Onlus
Isabella Balena - Effetti collaterali, quando le donne non si danno per vinte

"EFFETTI COLLATERALI - quando le donne non si danno per vinte", è il progetto di comunicazione realizzato per WeWorld Onlus da un’idea della fotoreporter Isabella Balena, che si sviluppa attraverso una serie di ritratti di donne che hanno deciso di non tacere, di non arrendersi, di contrastare la violenza e gli stereotipi di genere su vari fronti. Donne che hanno subito violenza o che ne sono state testimoni, donne oggetto di stereotipi, donne combattive e in prima linea sui fronti della legge, della politica, della cultura, dello sport per migliorare la propria esistenza e per favorire l’empowerment femminile e della propria comunità.
Da Ilaria Cucchi a Emma Bonino, passando da Elisa di Francisca, Lucia Annibali, Ilaria Capua, Anna Maria Busia, Matilde D’errico, Alessandra Kustermann, le beneficiarie degli Spazi Donna WeWorld a Scampia e le madri della Terra dei fuochi; le storie delle donne in mostra vogliono essere un esempio di forza e reazione.

Presentazione WeWorld Onlus
WeWorld Onlus è un’organizzazione italiana indipendente nata dall’unione di GVC Onlus (Bologna, 1971) e WeWorld Onlus (Milano, 1999), con l’obiettivo di accrescere l’impatto dei progetti di Cooperazione allo Sviluppo e aiuto Umanitario nei 29 Paesi d’intervento, compresa l’Italia.
Insieme, WeWorld e GVC, lavorano in 128 progetti raggiungendo oltre 2,4 milioni di beneficiari diretti e 12,3 milioni di beneficiari indiretti.
Bambine, bambini, donne e giovani, attori di cambiamento in ogni comunità sono i protagonisti dei progetti e delle campagne, nei seguenti settori di intervento: diritti umani, aiuti umanitari, sicurezza alimentare, acqua, igiene e salute, istruzione ed educazione, sviluppo socio-economico e protezione ambientale, educazione alla cittadinanza globale e volontariato internazionale.
www.weworld.it

Biografia Isabella Balena
Fotoreporter per molti anni, ha lavorato con alcuni dei principali periodici italiani e esteri. Da alcuni anni cerca di approfondire tematiche legate alla storia contemporanea e alle dinamiche sociali. Ritiene che la fotografia trova la sua essenza quando riesce ad essere “voce e sguardo” di una comunità, altrimenti invisibile.