Il mondo nell'obiettivo. I fotografi delle Ong
15 giugno 2019 - 08 settembre 2019
COOPI
Abdoulaye Barry - Popoli del Lago Ciad. Una crisi umanitaria vista dall'interno

Sono oltre 10,7 milioni gli uomini, le donne e i bambini afflitti dalle violenze scoppiate con la nascita del gruppo terroristico nigeriano Boko Haram, un conflitto che, dal 2014 ad oggi, ha avuto un tragico effetto domino, creando 2,4 milioni di sfollati e mettendo 5 milioni di persone a rischio di insicurezza alimentare e 3 milioni di bambini fuori dal sistema scolastico.
È proprio in Nigeria, Niger, Ciad e Camerun, quattro paesi coinvolti dall’emergenza, che l’Ong COOPI, finanziata dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, è impegnata nel sostegno di centinaia di migliaia di sfollati, rifugiati e comunità locali, attraverso progetti di assistenza umanitaria multisettoriali, dall’educazione alla salute fino alla sicurezza alimentare.
Seguendo il lavoro dell’organizzazione, il fotografo ciadiano Abdoulaye Barry ha trascorso gli ultimi mesi viaggiando attraverso il sud del Niger, al confine con la Nigeria, nell’estremo nord del Camerun, e in Ciad, documentando l’intervento di COOPI e la quotidianità di chi vive la crisi sulla propria pelle, ogni giorno.

Presentazione COOPI
COOPI - Cooperazione Internazionale è un’organizzazione umanitaria fondata da padre Vincenzo Barbieri il 15 aprile 1965, a Milano. Da più di 50 anni, si impegna a lottare contro ogni forma di povertà e ad accompagnare le popolazioni colpite da guerre, crisi socio-economiche o calamità naturali, verso la ripresa e lo sviluppo duraturo. Per fare ciò, si avvale della professionalità di operatori locali ed internazionali e del partenariato con soggetti pubblici, privati e della società civile.
Nel 2017 è stata presente in 28 Paesi di Africa, America Latina e Caraibi, Medio Oriente, con 238 progetti umanitari che hanno raggiunto circa 3.000.000 persone. Sempre nel 2017, inoltre, ha ampliato la sua presenza in 3 nuovi Paesi - Siria, Giordania e Iraq - ed ha ripreso le attività in Camerun.
COOPI opera con un approccio integrato, che prevede l’inclusione di più settori, tra cui: sicurezza alimentare e nutrizionale, acqua e igiene, salute, protezione e educazione. In questo modo, l’organizzazione riesce a fornire una risposta più strutturata ai bisogni delle persone in difficoltà, sia in contesti di emergenza che di sviluppo.
Le due aree dove è attualmente più attiva sono la Regione del Lago Ciad ed il Medio Oriente: adottando un criterio di intervento regionale, COOPI lavora nei 4 Paesi colpiti dagli attacchi del gruppo estremista Boko Haram (Nigeria, Niger, Ciad e Camerun) ed interviene nei Paesi interessati dall’emergenza umanitaria dovuta alla guerra in Siria (Siria, Iraq, Libano e Giordania).
Nota come la “Ong del fare”, dal 1965 ad oggi, COOPI – Cooperazione internazionale ha aiutato più di 100 milioni di persone, con più di 2.200 progetti in 69 Paesi, impiegando circa 4.700 operatori espatriati e 60.000 operatori locali.
www.coopi.org

Biografia Abdoulaye Barry
Fotografo ciadiano, è nato a N’Djamena nel 1980. Ha iniziato la sua carriera fotografando cerimonie matrimoniali, funerali e feste celebrative di neonati. Dopo una formazione finanziata dalla Fondazione CCF (Centre français des fonds et fondations) per la fotografia, Abdoulaye produce la sua prima serie sul tema dei bambini di strada. Esposto nel 2009 alla Biennale di Bamako, la più grande manifestazione fotografica del continente africano, questo lavoro gli vale il Premio della Giuria. Nel 2010, Barry realizza un ampio servizio sui pescatori del Lago Ciad, minacciato da una gravissima crisi sociale e ambientale.