Mettete dei fiori nei vostri cannoni
di Silvia Tampucci
“Mettete dei fiori nei vostri cannoni” è un lavoro che vuole portare all’attenzione alcune guerre che attualmente sono presenti nel mondo. L’autore ci propone un lavoro composto da dodici tavole che rappresentano in maniera concettuale i conflitti più conosciuti, ma anche quelli locali, di cui si hanno meno notizie. Le informazioni sono fornite dai media che trasmettono dati in base alla gravità, ma anche all’interesse che le guerre suscitano. Alessandro Fruzzetti, fotografando i mezzi di comunicazione quali lo schermo di un computer o un televisore, mantenendo la tipica pixellatura e ottenendo così frammenti di devastazione e di morte, presenta immagini che raccontano i luoghi nei quali sono presenti tali scontri.
La parte superiore delle tavole è costituita da frame in bianco e nero estrapolati da video o fotografie presenti in rete, mentre quella inferiore è composta da fiori colorati, anch’essi ricavati da internet, tipici del luogo del conflitto. Al centro vi è una zona di sovrapposizione, risolutiva nell’interpretazione dell’opera, portatrice di un messaggio di speranza. Il progetto assume in questo modo sia un format visivo che informativo. L’aspetto storico e di comunicazione della realtà si ritrova nell’ordine cronologico con cui le tavole ci vengono presentate, dalla guerra più lontana nel tempo, quella in Palestina, alla più recente che si sta combattendo in Ucraina, mentre l’aspetto concettuale è evidenziato dall’unione di tutte le immagini, che, accostate tra loro, rappresentano un’unica grande guerra ed un unico grande prato fiorito. L’autore, con questo tipo di presentazione ed elaborazione, svolge diverse attività: non solo è fotografo, ma diventa artista, curatore, regista, collezionista del progetto proposto. Ci imbattiamo così nella post fotografia.
L’enorme quantitativo di immagini ai quali siamo sottoposti quotidianamente ha portato ad un cambiamento del concetto di questa arte visiva, vista inizialmente come rappresentazione della realtà e custode della memoria. Nel pensiero comune il fotografo non professionista è colui che raccoglie attimi emotivi legati alla sua esistenza, che si dedica alla così detta fotografia vernacolare, che sceglie di immortalare situazioni o luoghi che gli suscitano interesse, ma è anche colui che spesso si permette di sperimentare e giocare con la propria creatività. Il professionista invece viene identificato come la persona che trae guadagno dalla propria attività. Il lavoro può essere legato alla vendita delle proprie opere a gallerie, oppure a reportage sociali, politici o di cronaca destinati alla pubblicazione sui media, richieste di agenzie di comunicazione o pubblicità che assegnano progetti o, più semplicemente, rivolto a clienti che richiedono fotografie di eventi. Con l’avvento del digitale, con la diffusione dello smartphone, con una rete di comunicazione ed informazione che è diventata alla portata di tutti, è cambiata questa classificazione e distinzione netta tra le due categorie sopracitate. È qui che si inserisce il progetto dell’autore. Attraverso l’adozione di immagini tratte da internet, Alessandro Fruzzetti riconosce il valore simbolico di quei momenti, attribuendo un senso più ampio alla singola fotografia. Lo studio che viene fatto sui frames scelti restituisce un senso al suo pensiero, che viene in questo modo condiviso e reso collettivo. Le fotografie assumono un significato diverso da quello iniziale e sono portatrici di messaggi. In questa direzione l’autore si assume l’incarico di trasmettere informazione e cognizione di quelle realtà di cui non siamo a conoscenza o che a volte non vogliamo vedere.
Biografia
È nato a Pisa nel 1971, da sempre appassionato di arti visive, quali il disegno e la pittura. Nel 2012 si avvicina al mondo della fotografia indirizzandosi verso una produzione di immagini con contaminazioni artistiche; realizza i suoi progetti, che spesso hanno un’impronta materica, con qualsiasi mezzo a disposizione: fotocamere, scanner o smartphone, purché congeniali all’idea centrale da realizzare, intervenendo successivamente anche sulle stampe. È stato finalista nel circuito Portfolio Italia negli anni 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2022. Nel 2019 è stato nominato Autore dell’anno FIAF Toscana 2019 e gli è stata attribuita l’onorificenza AFI Artista della Fotografia Italiana. Nel 2021 è stato nominato Testimonial Fuji per il progetto nazionale Ambiente Clima Futuro. Nel 2022 è stato lettore di portfolio fotografici e immagini singole presso la Brilla Immagine di Massarosa (LU). Ha partecipato a mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero; nel 2022 ha esposto nel Palazzo Ducale di Sabbioneta, nella galleria d’arte Movimento Aperto di Napoli, a Villa Prinz di Trieste e presso la Project Gallery di Atene.