Portfolio Italia 2022
26 novembre 2022 - 08 gennaio 2023
Gabriele Tartoni
Il popolo dei boschi

di Marco Fantechi

Si fanno chiamare “Elfi”, ed è proprio utilizzando le parole delle fiabe che Gabriele Tartoni ci narra una storia, probabilmente iniziata una cinquantina di anni fa, quando sono arrivati da varie parti d’Italia, ed anche da altrenazioni, a popolare le case coloniche abbandonate nei boschi dell’Appennino tosco-emiliano.
Lontani dai centri abitati, in piccoli villaggi e casolari sparsi a circa 1000 metri di altitudine, incontriamo questa comunità di circa una settantina di persone che vive la propria scelta di netto distacco dalla società consumistica, cercando un rapporto più armonioso con la natura.
Nel tempo hanno creato una organizzazione tale per dipendere il meno possibile dal mondo esterno riscoprendo anche un nuovo rapporto con la tecnologia. Ben consapevoli dei disagi e delle fatiche che la loro scelta comporta, i membri della comunità vivono condividendo i beni di prima necessità che riescono a produrre o che la natura circostante offre.
Quello che ad un nostro primo sguardo può apparire una sistemazione di estrema provvisorietà, nasce da un preciso studio dettato da un’antica saggezza. Una saggezza di vita cercata seguendo il desiderio, ma forse sarebbe meglio parlare del bisogno, di vivere una libertà in cui trovarsi e tornare a riconoscerci. Segnare un confine oltre il quale sentirsi persone migliori e provare quella sensazione di leggerezza di chi, avendo fatto pace con la natura, osserva le nubi bianche che l’alba adagia nel fondovalle pensando di essere sulle sponde di un bianco lago incantato.
Sì, forse è un incanto, un innamoramento, quello che ha attraversato i pensieri dell’autore nel realizzare questo lavoro, uno sguardo lieve che riesce a non farci pensare alla durezza e alle difficoltà che questa vita può comportare, soprattutto quando le giornate si fanno più brevi e buie e il freddo dell’inverno inizia a penetrare nelle vecchie abitazioni e nei fragili rifugi.
Così Gabriele, in punta di piedi come per non alterare un equilibrio, ci porta attraverso questo mondo sospeso soffermando lo sguardo sui tanti bimbi della comunità, con i giochi dei più piccoli e l’istruzione parentale per i più grandicelli. Ci mostra la quotidianità degli adulti, con i momenti di lavoro e di svago collettivo, per poi entrare in quei semplici ambienti di vita e di lavoro a cogliere dettagli, sguardi e sorrisi.
I colori sono quelli della realtà, ma l’intenzione non è quella di documentare, bensì quella di raccontare un’idea, una sfida a cui queste persone lavorano ogni giorno, stagione dopo stagione, per dimostrare come sia possibile un altro diverso nostro essere.

Biografia

Nasce a Vernio (PO) e residente a Prato, insegna presso un Istituto Professionale Agrario di Pistoia; è sposato con Cecilia e ha due figli di 24 e 19 anni (Francesco e Caterina). Ha iniziato a fotografare nel 2017. Nel 2018 un suo lavoro sulla flora del lago Bilancino di Barberino di Mugello sotto forma di video, è stato pubblicato sulla rivista online Il filo del Mugello. Lo stesso lavoro è stato pubblicato sulla rivista online Agorà di Cult della FIAF. Nel 2018 è stato selezionato per esporre a Fotoconfronti OFF di Bibbiena, al Circuito OFF di Lucca 2018, nel 2019 a Mostre Diffuse di Magliano Sabina, a Montepiano nel Comune di Vernio e presso gli spazi del negozio Mohsen di Siena. Nel 2019 il suo lavoro Metato è stato pubblicato su Agorà di Cult e poi premiato con la seconda posizione alle letture portfolio svolte nel corso del Congresso Regionale della Toscana. Dallo stesso lavoro ne è nato un libro fotografico realizzato in collaborazione con la Proloco di Piteglio ed il Comune di San Marcello Piteglio (PT). Ha partecipato alla mostra collettiva Leonardo 500 con esposizione a Radicondoli (SI), all’Accademia dei Fisiocritici di Siena e nel Salone dei Bardi del Comune di Vernio (PO). Nel 2020 con Luci ed ombre ha ottenuto la menzione alla manifestazione Livorno Photo Day 2020. Nel 2021 ha vinto il Premio L’uomo e l’umanità alla manifestazione “Penisola di luce” di Sestri Levante con Come in una bolla ed è stato esposto all’Aranciaia della Reggia di Colorno nell’ambito del ColornoPhotoLife 2021. Nel 2022 con l’opera Il popolo dei boschi, ha ottenuto la Menzione d’onore al Corigliano Calabro Book Award e ha vinto il primo premio al concorso “Crediamo ai tuoi occhi”. Con lo stesso lavoro, in formato portfolio, è stato segnalato alla manifestazione Penisola di Luce di Sestri Levante, e ha vinto il primo premio al Portfolio dell’Ariosto di Castelnuovo Garfagnana, nel corso delle rispettive tappe di Portfolio Italia 2022.