Portfolio Italia 2022
26 novembre 2022 - 08 gennaio 2023
Marika Greco
La Veglia Pasquale di Sârbi

di Daniela Sidari

È tempo di raccoglimento e preghiera a Sârbi, un piccolo villaggio agricolo della regione del Maramures nel Nord della Romania. In questi luoghi il vivere mantiene ancora i ritmi lenti legati allo scorrere del tempo così come le memorie e le tradizioni si tramandano ancora di generazione in generazione.
Calate in questo contesto sono le 19 immagini a colori che compongono questo lavoro; è tempo della veglia pasquale, qui celebrata secondo il rito ortodosso. L’autrice assiste e riprende, seguendo a passo lento, lo svolgimento del rito collettivo, testimone in fede del passaggio del Cristo dalla morte alla resurrezione. Essa, coinvolta e “travolta” dalla archetipica e genuina semplicità del rito, ci fa partecipi delle sue emozioni in un racconto omogeneo e senza sbalzi.
La prima immagine ci mostra un drappo viola, colore liturgico di penitenza ed attesa, che, scostato, presagisce il nuovo tempo per i fedeli e, introducendo la scena, apre altresì alla narrazione.
Nella notte dell’attesa della Resurrezione del Cristo, i fedeli sono chiamati a raccolta dal suono ritmico di rintocchi battuti sul legno di una trave e così, radunati presso la biserică (chiesa), ricevono la Luce accendendo la propria candela alla candela accesa che il prete porge loro. Il dono della luce ai fedeli ha nel rito valenza fortemente simbolica e spirituale; nella comunità riunita entra la luce del Cristo, quella luce che, seppur fioca e vacillante, riesce a farsi largo nel buio dei luoghi e dello spirito. Le candele come testimonianza di fede sono il legame fra mondo terreno e mondo divino.
Le immagini si susseguono in esterni ed interni seguendo le varie fasi liturgiche. Nell’attiguo cimitero le piccole luci già contrastano il buio, si prega e si canta in processione attorno alla chiesa, durante la messa le fiammelle ardono davanti ai volti dei fedeli illuminandoli di un caldo colore, la luce delle candele accompagna il rito in tutte le sue fasi. L’autrice sceglie di fermare le sue scene in un tempo sospeso, non vi è, infatti, alcun effetto di mosso in queste immagini, nonostante vi sia scarsa luce, ben rappresentando così quella che è la veglia, l’attesa; sceglie, inoltre, di raccontare il rito per “emersione” dei personaggi dal buio e utilizza, allo scopo, una curata post produzione dosata sulla prevalenza di toni scuri che le permette di accentuare il senso di atmosfera, senza però snaturare le scene riprese. L’attenzione dell’osservatore passa quindi di personaggio in personaggio, di luce in luce. Così facendo il tema centrale della narrazione rimane l’incontro del fedele con il divino.
La foto del Sacro Libro chiude il lavoro e sembra essere un invito al rinnovamento dello spirito nel ricordo delle parole che Gesù stesso disse ai discepoli «Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Vangelo secondo Giovanni, 8, 12).

Biografia

Nasce in Calabria nel 1980. Dopo la laurea in lingue straniere ed esperienze lavorative in Francia, rientra in Calabria ed inizia una carriera commerciale all’interno di un’industria alimentare, dove ha lavorato per 13 anni. Nel 2019 decide di dedicare le sue energie al suo profondo amore per la fotografia e per i viaggi e decide di unire le due passioni raccontando attraverso le fotografie i luoghi che ha visitato. Ad oggi organizza e guida workshop e viaggi fotografici paesaggistici e di reportage.