Bibbiena Città della Fotografia
Dal 9 ottobre 2016
Stanislao Farri
Prima Comunione

Stanislao Farri nasce a Bibbiano (Reggio Emilia) nel 1924, un piccolo borgo rurale della pianura padana da un’umile famiglia di origine contadina. Nel 1949 lascia la bottega di calzolaio del padre per lavorare, in città, come apprendista tipografo. Nel contesto lavorativo viene a contatto con la tecnica fotografica e sperimenta i materiali fotosensibili. Nel 1943 partecipa per la prima volta ad una mostra fotografica collettiva.
Nel 1955 lascia il lavoro da tipografo e abbraccia quello del fotografo professionista mettendo a frutto l’esperienza maturata nel campo amatoriale che mantiene sempre vivo per tutta la sua carriera. Farri ha partecipato ad oltre 500 mostre italiane e straniere ottenendo riconoscimenti internazionali nel settore dilettantistico, mentre in quello della fotografia professionale, si è distinto nel campo della documentazione dei beni culturali e nel campo industriale, lasciando una preziosa attestazione della storia del lavoro nella città di Reggio Emilia. Tra le varie mostre a lui dedicate, in Italia e all'estero, vanno ricordate l'antologica di fotografie in bianco e nero promossa dal Comune di Reggio Emilia nel 1976, l'esposizione di immagini a colori organizzata dal CSAC dell'Università di Parma nel 1986 e la mostra dedicatagli dal Musée Nicéphore Niépce di Chalon-sur-Saône nel 1993.
Nel 1998 è stato designato Autore dell'anno dalla FIAF. Farri ha intrapreso anche un’intensa attività di indagine relativa alla cultura materiale come, ad esempio, le ricerche sui i caseifici e sugli usi e costumi delle classi più umili, arrivando a costituire, nella moltitudine dei soggetti, un archivio di straordinaria importanza.
Muore a Reggio Emilia il 22 giugno 2021.