Bibbiena Città della Fotografia
Dal 9 ottobre 2016
Federico Patellani
Immagine per la copertina di “Tempo” n. 22 del 15-22 giugno 1946
© Archivio Federico Patellani Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo

Federico Patellani nasce il 1° dicembre 1911 a Monza, da una vecchia famiglia milanese. Durante il periodo universitario partecipa a movimenti artistici e letterari. Laureato in Legge, affianca alla professione di avvocato la passione per la pittura. Richiamato come ufficiale del Genio, nel 1935 partecipa alle operazioni dell’Esercito Italiano in Africa Orientale. È proprio in questo periodo che incomincia a fotografare in modo professionale. I suoi servizi (che verranno pubblicati dal quotidiano milanese L’Ambrosiano) raccontano l’ambiente locale e la guerra. Nel giugno del 1939, di ritorno dall’Africa, lascia pittura e diritto per iniziare quella che diventerà una lunga collaborazione con il settimanale Tempo, di Alberto Mondadori. I reportage di Patellani segnano profondamente la vita della rivista, a ragione considerata come uno dei principali esempi di fotogiornalismo italiano.
Per Tempo, Patellani crea i “fototesti”: ampi servizi fotografici corredati da lunghe didascalie scritte dallo stesso Patellani. Tra i collaboratori letterari: Massimo Bontempelli, Raffaele Carrieri, Emilio Cecchi, Enrico Emanuelli, Indro Montanelli, Guido Piovene, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sinisgalli, Cesare Zavattini. Bruno Munari è l’art director. Realizza poi, tra gli altri servizi, una memorabile serie di immagini sulla Milano bombardata nell’agosto del 1943. Dopo due anni di internamento in Svizzera, ritornato a Milano, collabora per circa un anno con il Corriere Lombardo per rioccupare il suo posto nella redazione di Tempo, che riprende le pubblicazioni nel 1946 con la direzione di Arturo Tofanelli. Vi collabora in esclusiva fino al 1952, quando decide di diventare free-lance. Crea la Pat Photo Pictures, una struttura che si avvale della collaborazione di numerosi fotografi. Inizia la sua collaborazione con altre testate sia italiane che europee. Nel 1952 realizza un ampio servizio sul meridione dal titolo “Italia Magica”. Nel 1953 è aiuto regista di Alberto Lattuada per il film “La Lupa”.
Nel 1954 è in Grecia e in Turchia e, l’anno successivo, ancora nel sud dell’Italia: in questi due anni realizza due documentari per la televisione: “Viaggio in Magna Grecia” e “Viaggio nei paesi di Ulisse”. Per qualche anno continuerà a essere testimone puntuale della realtà italiana, lavorerà anche per un paio d’anni per la casa di produzione cinematografica di Dino De Laurentiis, ma cresce in lui l’insofferenza nei confronti dell’uso che i periodici italiani fanno della fotografia. Nel 1956 realizza un lungometraggio cinemascope a colori dal titolo “America pagana” e un servizio fotografico dallo stesso titolo per Epoca. È di nuovo Epoca, nel 1957, a pubblicare su 160 pagine il reportage “Paradiso nero”: un viaggio, con il figlio Aldo, di 25.000 chilometri in Land Rover, dal Congo Belga al Kenya.
Con sempre maggiore determinazione il lavoro professionale di Patellani si svolge soprattutto in viaggio, pubblicando i servizi su Epoca, La Domenica del Corriere, Successo, Storia Illustrata, Atlante, Tempo e numerose riviste internazionali.
Patellani ha fatto più volte il giro del mondo per i suoi servizi di impronta nettamente giornalistica che concedono pochissimo al folklore. Il suo ultimo viaggio e il suo ultimo reportage sono a Ceylon, nel 1976.
Muore a Milano il 10 febbraio 1977.