Umumalayika
Francine Nijimbere è una delle tante vittime di violenze domestiche in Burundi. Le statistiche (2010) parlano di 3.781 casi all’anno di violenze domestiche ma è difficile dire quante vengano punite dalla legge. Nel 2005 il compagno di Francine le ha amputato entrambe le braccia. A quel tempo la legge proibiva alla polizia locale di occuparsi di “faccende private” ma le associazioni per i diritti umani si sono mobilitate e il compagno di Francine è stato imprigionato per tentato omicidio. Ho conosciuto Francine nel 2008, ho iniziato a parlare della sua storia per denunciare le violenze contro le donne e per fare pressione sul codice penale burundese. Ho seguito Francine nella sua vita di tutti i giorni e ho condiviso il suo dolore e il suo buonumore, la sua voglia di andare avanti, l’amore per sua figlia e il desiderio di darle un avvenire migliore. Umumalayika in Kirundi significa “angelo”. Grazie allo sguardo ingenuo della figlia di Francine, che non vede nelle piccole braccia di sua madre una mancanza, ho provato a sviluppare l’idea di menomazione non più come limite ma come possibilità. E i monconi sono diventati ali.


