Corpi di reato.
Un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea
Rappresentare le mafie oggi pone di fronte al problema di quale immagine dare a un fenomeno che nel tempo ha mutato volto. Da anni si parla di una mafia che quasi non uccide più, confusa nella società civile, che prospera in una zona grigia dove i segni della sua presenza non possono più essere cercati solo nella violenza. Mafia invisibile, bianca, liquida: sono tante le definizioni che si sono succedute per indicare queste nuove forme di esistenza. “Corpi di reato” nasce dall’esigenza di cercare una nuova immagine dei fenomeni mafiosi, per accogliere nelle fotografie il senso del cambiamento d’epoca che stiamo vivendo. Abbiamo ripercorso alcuni dei luoghi che raccontano questa trasformazione, facendo un viaggio attraverso i segni della presenza delle mafie nel paesaggio italiano.


